La commessa aveva inizialmente come tema quello dell’adeguamento a norme di prevenzione incendi, sicurezza e superamento barriere architettoniche del Teatro; dopo il terremoto dell’Emilia Romagna ed anche a seguito della prescrizione della Soprintendenza di redigere verifica preliminare di vulnerabilità sismica è stata presa in considerazione anche la tematica del miglioramento sismico dell’edificio.
Il progetto ha inquadrato gli interventi nell’ambito del restauro con particolare cura nel ridurre l’invasività degli interventi e di ridefinire alcuni elementi aggiunti negli anni ’80 del 900 per realizzare consolidamenti ed interventi di prevenzione incendi quali le due scale di sicurezza; quella a servizio del palcoscenico è stata rimossa e sostituita da una nuova scala in struttura in acciaio che comprende anche una piattaforma elevatrice; di rilievo per la funzionalità del Teatro anche la realizzazione di una nuova scala di sicurezza con piattaforma elevatrice a servizio del Ridotto. Per quanto concerne gli impianti si evidenzia il sistema di spegnimento a nebulizzazione “water mist” a protezione del palcoscenico e della graticciata, l’installazione di sensori di fumo wireless nei palchetti che hanno evitato collegamenti elettrici invasivi, l’impianto di ricambio aria con recupero calore.
Sono state restaurate le facciate e, a seguito di esecuzione di saggi stratigrafici, è stata recuperata l’immagine originaria con i colori dell’ocra ritrovati anche in interventi coevi a progetto dello stesso architetto Giuseppe Pardini. Per quanto concerne gli interventi sulle strutture si evidenziano il consolidamento della scala monumentale realizzata con struttura in acciaio nell’ampliamento del 1912, la sottofondazione delle colonne del foyeur aggiunte nel 1912 e poggiate direttamente sul pavimento, la struttura di consolidamento della copertura realizzata con capriate in acciaio montate in sito all’interno del vano.
Con dispiacere citiamo anche la protezione realizzata ai palchetti per garantire l’altezza del parapetto richiesta in sede di approvazione del progetto di prevenzione incendi che, pur costituendo un ostacolo per la migliore visione degli spettacoli ha minima invasività percettiva dalla platea.