“Dai documenti di archivio relativi alla zona di San Polo e risalenti al 1537 emerge la presenza, nel sito del Palazzo, di una corte denominata “Cà Cappello“. L’impianto cinquecentesco si è mantenuto costante nel tempo, nonostante un incendio nel 1627 abbia distrutto diversi affreschi che decoravano la facciata. La presenza di un precedente impianto gotico è attestata dai capitelli della trifora del primo piano nobile e dai barbacani lignei nella piccola corte interna. Sulla facciata che guarda Rio San Polo vi sono due notevoli trifore, con un balcone e con alcuni capitelli molto elaborati, affiancate da due coppie di monofore.
All’ottocento risalgono le patere e gli stemmi sulla facciata che guarda il Canal Grande; quest’ultima è molto semplice ma suggestiva, con monofore distribuite su tre piani e una trifora architravata al livello del primo piano, spostata sulla destra, prospiciente un’ampia terrazza caratterizzata da un lavabo in pietra con motivi rinascimentali. In asse con la trifora sta la grande porta “da mar” gradinata al piano terra.
Il palazzo conserva ai piani terra, primo e secondo, ambienti con decorazioni eseguite fra il Settecento e i primi del Novecento, tra cui eleganti e preziose porte in radica (alcune con uno stemma a forma di “cappello“), pavimenti alla veneziana, soffitti con grottesche decorazioni in stucco e maiolica dipinta, caminetti con raffinate ceramiche e marmi policromi.
Il palazzo rimase di proprietà della famiglia Cappello fino al 1874, quando venne acquistato dell’ambasciatore inglese Austen Henry Layard, e ne divenne la sua dimora. Storico, diplomatico, politico e celebre archeologo vi abitò con la moglie e ne fece un centro di mondanità internazionale e una sorta di galleria d’arte esponendo opere di valore nelle stanze, nell’atrio e lungo le pareti delle scale: la vasta raccolta d’arte fu donata dalla moglie alla National Gallery di Londra alla sua morte nel 1894.
Alla morte della vedova nel 1912 il palazzo fu ceduto e poi acquistato dall’università Cà Foscari di Venezia nel 1967 che ne fece la sede degli studi orientalistici veneziani. Divenne poi sede del Dipartimento di studi Eurasiatici fino al 2010 e attualmente ospita la sezione del Vicino e Medio Oriente, Caucaso e Subcontinente Indiano del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea.”
Il progetto del palazzo Ca’ Cappello riguarda la contestuale esecuzione di:
– opere finalizzate alla acquisizione del Certificato di prevenzione incendi sulla base di un progetto già approvato dal Comando dei VV.F. con significative deroghe che tengono conto del contesto operativo di edificio di interesse storico – artistico;
– opere di consolidamento strutturale e miglioramento sismico progettate sulla base dell’indagine di vulnerabilità sismica
– Adeguamenti impiantistici con particolare riguardo alla realizzazione dell’impianto di raffrescamento dei locali.