Chi Siamo

"Si impiega pietra, legno, cemento; se ne fanno case, palazzi; questo è costruire. L'ingegnosità lavora. Ma, di colpo, il mio cuore è commosso; sono felice e dico: è bello. Ecco l'architettura. L'arte è qui. La mia casa è pratica. Grazie, come grazie agli ingegneri delle ferrovie e alla compagnia dei telefoni.
Non mi avete toccato il cuore.

Ma i muri si alzano verso il cielo secondo un ordine che mi commuove. Capisco le vostre intenzioni. Siete dolci, brutali, incantevoli o dignitosi. Me lo dicono le vostre pietre. Mi incollate a questo posto e i miei occhi guardano. I miei occhi guardano qualche cosa che esprime un pensiero.

Un pensiero che si rende manifesto senza parole e senza suoni, ma unicamente attraverso prismi in rapporto tra loro. Questi prismi sono tali che la luce li rivela nei particolari. Questi rapporti non hanno niente di necessariamente pratico o descrittivo. Sono la creazione matematica dello spirito. Sono il linguaggio dell'architettura.

Con materiali grezzi, su un programma più o meno utilitario, che voi superate, avete stabilito rapporti che mi hanno commosso. È l'architettura.”

Vers une architecture, Le Corbusier 1923

 

Chi siamo

Peppe, Angela e Alfredo, subito affiancati da Giuliano, Maria Luisa, Enrico, Patrizia e Stefano, costituiscono quella società che oggi vede 21 persone coinvolte.

La loro casa è cresciuta con loro: il primo giorno vi era solo un enorme tavolo di legno nel garage sotto casa, poi due grandi finestre fronteggianti quelle che furono di Giacomo Puccini in piazza Cittadella, fino ad arrivare oggi ad abbracciare una parte del bellissimo giardino di Villa Bottini attraverso le vecchie stalle della residenza nobiliare.

Stimolati dalla lezione di Le Corbusier, decidono di lavorare per una Città Futura dove il sole, l’aria e la luce sono condizioni indispensabili, il disordine è ordine, l’agitazione è calma. E così, dolci, brutali, incantevoli e dignitosi, uniscono discipline e professionalità diverse, creando una società di professionisti ma soprattutto di persone, opposte e complementari. Rappresentati dal simbolo de “Il Sole e la Medusa”, (di nuovo, Le Corbusier) esprimono molteplici dualismi e numerose sfaccettature, la cui commistione contribuisce ad arricchire e plasmare l’immagine della Città Futura.

Gli ambiti lavorativi

Città Futura si occupa di Progettazione Integrata, del costruire e di ogni suo aspetto trasversale e parallelo.
Dalla pianificazione urbanistica ed ambientale alle infrastrutture. Dalla composizione architettonica al calcolo strutturale.

E ancora dal paesaggio alla grafica passando per la sicurezza, gli impianti, gli aspetti energetici degli involucri, fino ad arrivare alla contabilità e alla consulenza per le amministrazioni pubbliche, con una grande cura per la direzione lavori e il cantiere, da sempre luogo vivo e polveroso.

Città Futura si avvale di molteplici software specialistici lavorando secondo gli standard di Qualità ISO 9001:2015, conosce la realtà BIM e vi si inserisce con uno sguardo aperto sempre più proiettato al futuro, senza fare a meno all’occorrenza anche di matite colorate e carta da spolvero.

Negli anni Città Futura ha lavorato in tanti luoghi diversi, viaggiando e conoscendo gran parte dell’Italia.

Più di 1000 commesse svolte, di cui circa 30 scuole e oltre 1400 alloggi, di ogni tipologia. Il primo edificio in Toscana con isolatori sismici, 5 teatri e più di 90 strumenti di pianificazione urbanistica. Oltre 250.000 metri cubi di vulnerabilità sismiche di cui 65.000 su edifici vincolati.

Tanti problemi risolti, innumerevoli soluzioni trovate e altrettante da affrontare.

Lo Staff